martedì 21 aprile 2015

PENSIERI SULLA MORTE DEL FRATELLO MASSIMO FRENQUELLUCCI

Il Fratello Massimo Frenquellucci

Appena sei giorni fa, il 15 aprile, il carissimo Fratello Massimo Frenquellucci, già MV della R.L. Alessandro Procacci Or.Fano, si è incamminato per le Valli Celesti in direzione dell'Oriente Eterno.
La notizia, giunta nel bel mezzo di una tornata del Capitolo Terenzio Mamiani Or.Pesaro del RSAA, ci ha lasciato senza fiato, increduli.
E' una colonna improvvisamente spezzata, un elemento del nostro Tempio che al momento ci appare insostituibile.
Ne ricordiamo la vasta cultura, la saggezza, i modi signorili, la modestia, la riservatezza unita a una grande capacità di accoglienza, l'innata ironia: tutte caratteristiche che ci mancheranno moltissimo.
Lo ricordiamo, qui, attraverso una Sua tavola redatta nel luglio 2007 e che fu tracciata - presente lo scrivente - il 18 febbraio 2008 presso la R.L. Mazzini Or.Pesaro. La tavola, intitolata Pietas, verte sulla morte e sul funerale massonico, e rappresenta una sorta di testamento spirituale di Massimo.
E anche se, come mi ha ricordato il Fratello A.C., "da allora il suo sentire è passato dal panteismo al deismo e forse con una maggiore accettazione della religiosità", la tavola resta un documento prezioso, come tutti quelli cui Massimo ha messo mano:

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